Bancomat e POS: scatta l’allerta, ecco cosa c’è da sapere

L’utilizzo di carte di debito e di credito è ormai parte integrante delle nostre abitudini quotidiane. Grazie all’ampia diffusione dei terminali POS, possiamo pagare ovunque in modo semplice e veloce, riducendo la necessità di contante. Tuttavia, l’impiego di Bancomat e carte non è esente da rischi, e negli ultimi anni le truffe legate ai pagamenti elettronici sono in aumento. Ecco, dunque, un’analisi sulle principali insidie da cui difendersi e i consigli pratici per proteggere i propri soldi.

1. Skimmer e truffe allo sportello
Uno dei pericoli più comuni riguarda l’installazione di dispositivi di clonazione (skimmer) sugli sportelli Bancomat. I truffatori applicano apparecchiature che leggono i dati della carta non appena questa viene inserita. Spesso, a questo stratagemma si abbina una microcamera o una finta tastiera, in grado di catturare il PIN digitato dall’ignaro utente. Per difendersi da questa minaccia, è consigliabile:

  • Controllare sempre lo sportello prima di inserire la carta: se la fessura per la tessera appare manomessa o se notate parti in plastica poco salde, meglio cambiare sportello.
  • Coprire la tastiera con la mano quando digitate il PIN.
  • Evitare sportelli isolati e poco illuminati, specialmente di notte.

2. Contactless: praticità ma attenzione ai pagamenti “fantasma”
Le carte contactless consentono di pagare importi sotto i 50 euro (limite variabile a seconda dell’istituto) senza inserire il PIN, semplicemente avvicinando la carta al terminale. Questa tecnologia, se da un lato rende i pagamenti più rapidi, dall’altro può esporre a piccole truffe se i malintenzionati si avvicinano con un POS portatile. In pratica, simulano un pagamento “fantasma” sottraendo piccole somme, sperando che la vittima non se ne accorga.
Per prevenire questo rischio:

  • Tenete la carta in portafogli “anti-RFID” o custoditela in protezioni schermanti.
  • Controllate regolarmente l’estratto conto, verificando anche i micro-movimenti.
  • Se notate transazioni sospette, contattate immediatamente la banca e bloccate la carta.

3. Tentativi di phishing e vishing
Le truffe online non risparmiano il settore bancario. Con il phishing, i criminali inviano e-mail che imitano l’aspetto e il logo di un istituto di credito, invitando l’utente a inserire i propri dati di accesso a seguito di presunti problemi di sicurezza o per “confermare” l’identità. Nel vishing (voice phishing), la truffa avviene per telefono: il truffatore si spaccia per un operatore bancario e chiede informazioni sensibili, come PIN o codici di sicurezza.
Ricordate che la banca non chiede mai dati personali via e-mail o telefono. Se ricevete un messaggio sospetto, non cliccate sui link e non fornite informazioni sensibili. Meglio contattare il numero ufficiale della banca e chiedere chiarimenti.

4. Manomissione dei terminali POS nei negozi
Anche i terminali POS possono essere manomessi. In alcuni casi, i truffatori riescono a sostituire il dispositivo originale con uno modificato, in grado di memorizzare i dati della carta durante la transazione. Questo accade più di frequente in esercizi commerciali poco sorvegliati o quando i proprietari non si accorgono dell’illecito scambio. Per ridurre il rischio:

  • Usate la carta in negozi di cui vi fidate.
  • Prestate attenzione a eventuali manomissioni del POS, soprattutto se notate segni di apertura o cavi anomali.
  • Mantenete sotto controllo il dispositivo mentre si effettua il pagamento: non consentite all’esercente di allontanarsi con la carta.

5. Limiti e avvisi SMS
Un buon metodo per limitare i danni in caso di clonazione è impostare limiti giornalieri di prelievo e di spesa sulla vostra carta. Inoltre, molti istituti bancari offrono sistemi di notifica via SMS o app che inviano un avviso ogni volta che viene effettuata una transazione, indipendentemente dall’importo. Queste notifiche, se attivate, vi consentono di intervenire tempestivamente in caso di addebiti non autorizzati.

6. Cosa fare se si è vittima di una frode
Se vi accorgete di movimenti sospetti sul vostro conto o se sospettate che la carta sia stata clonata, bloccate immediatamente la carta telefonando al numero verde dedicato e recatevi in banca per spiegare l’accaduto. In molti casi, è possibile ottenere il rimborso delle somme sottratte, purché si dimostri di aver adottato tutte le precauzioni necessarie (come custodire il PIN e non condividerlo). Inoltre, potrebbe essere opportuno presentare una denuncia alle autorità competenti, soprattutto se avete subito danni ingenti o se la truffa implica un furto d’identità.

Conclusioni
I pagamenti elettronici tramite Bancomat e POS offrono comodità e rapidità, ma è fondamentale restare vigili. Conoscere i principali rischi e adottare contromisure semplici – come proteggere il PIN, controllare regolarmente l’estratto conto e sfruttare i servizi di notifica – può fare la differenza nel prevenire o arginare i tentativi di truffa. Informatevi sempre tramite fonti ufficiali e, in caso di dubbio, non esitate a contattare la vostra banca per chiarimenti e supporto.

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