Cosa succede a chi ha più di 20 mila euro in banca: ecco le conseguenze

Avere soldi in banca identifica per oltre la metà dei cittadini italiani ed europei la normalità assoluta, condizione che è dettata da varie motivazioni, anche se molto spesso la principale risulta essere semplicemente la normalità percepita. Ma avere troppi soldi sul conto è sconsigliabile per vari motivi, e può essere anche pericoloso secondo diversi esperti.

20 mila euro ad esempio identificano una buona forma di base economica, ed anche se i conti in Europa sono prevalentemente sicuri, esistono varie motivazioni che possono portarci a non tenere così tanti soldi sul conto corrente. Condizione che viene confermata da vari agenti di finanza oltre ad una serie di eventi conosciuti ma che sfuggono a molti.

La stagnazione del denaro ed i suoi rischi

Il conto corrente è il principale strumento dove gestire ma anche “conservare” i soldi, già comunemente riconosciuto come una sorta di “salvadanaio”, in particolare con l’avvento di quelli online il loro utilizzo e diffusione è aumentato enormemente proprio per la facilità e la praticità d’uso. Il conto però resta qualcosa che non garantisce una forma di “movimentazione” del denaro.

A causa di vari elementi conosciuti da sempre in pratica, come l’inflazione (ovvero la perdita del potere d’acquisto del denaro, che è un elemento legato a tanti altri, di tipo economico, commerciale ma anche politico e sociale), tenere troppi soldi sul conto a mo di risparmio di fatto fa perdere potere d’acquisto a ciò che abbiamo risparmiato.

Quanti soldi da tenere?

Ad esempio 20 mila euro oggi sul conto in banca restano tali anche tra dieci anni ma la medesima cifra presumibilmente sarà meno in grado di essere efficace in termini di acquisto, per questo motivo è decisamente conveniente tenere sul conto solo una parte del denaro, e spostare il “grosso” dei nostri risparmi presso altri lidi, esistendo varie possibilità.

  • Per far movimentare e quindi rendere nel tempo i nostri risparmi possiamo affidarci a vari elementi, come ad esempio un conto deposito che gode di un meccanismo che permette di ottenere una percentuale sulle somme mantenute
  • Con un sistema simile possiamo scegliere di fare ricorso ad un Buono Bancario o anche un Buono Postale

Tutti questi elementi sono parte delle obbligazioni, in particolare i buoni postali sono elementi gestiti e garantiti dallo stato italiano, anche in questo caso sono previste delle quote di percentuale fisse, mentre se abbiamo l’intenzione di ottenere un guadagno maggiore possiamo affidarci ai BTP, ossia i buoni del tesoro poliennali che garantiscono un guadagno progressivo maggiore.

In senso generale, gli analisti evidenziano e consigliano l’ambito di tenere non più del 25 % del proprio capitale sul conto tradizionale, di cui facciamo ricorso con constanza, il resto dovrebbe essere come detto piazzato su un altro tipo di conto o strumento. In particolare per cifre abbastanza ampie, la “stagnazione” del denaro è un elemento decisamente debilitante.

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