È da tanti anni, ormai, che continui a chiederti a che cosa possa mai servire il Canone RAI? Il Canone RAI è una delle imposte obbligatorie più discusse nel nostro Paese e a renderla così tanto odiata è proprio il fatto che si tratta di una costrizione dalla quale non si può scampare.
Quanto abbiamo appena detto, però, vale per la maggior parte delle persone. E se ti dicessimo che si sono dei casi specifici in cui il Canone Rai non deve essere pagato? Ci crederesti mai o penseresti che si tratta solo di fandonie? Continua a leggere questo articolo per scoprire chi è che non deve più pagarlo…
Canone RAI: ecco chi non lo paga
Innanzitutto, se non possiedi nessun televisore in casa inizia a tirare un sospiro di sollievo perché non sei per niente obbligato a pagare il Canone RAI. Infatti, tutte le persone che non hanno un dispositivo digitale che consente loro di collegarsi alla televisioni, non sono obbligati a pagare questa imposta obbligatoria quando arriva nella bolletta della corrente elettrica.
Stai tranquillo e sereno anche se sei una persona in età senile, ed in particolare se hai dai 75 anni in su. Le persone che si trovano in questa fascia d’età, e che hanno un ISEE che non supera gli 8 mila euro all’anno, sono esenti dal pagamento del Canone Rai. Ovviamente, dormi sereno anche se fai parte della categoria di politici e dei diplomatici.
Come si fa a non pagare il Canone RAI?
Non pagare il Canone RAI può essere davvero un grande vantaggio per la maggior parte delle persone, ma purtroppo è una condizione a cui solo una piccola parte della popolazione italiana può avere accesso. I restanti dovranno pagarlo comunque per garantire alla RAI i fondi necessari per buona qualità dei servizi televisivi trasmessi. Ricordiamo che se sono esenti da questo pagamento:
- I cittadini over 75 con un ISEE non superiore agli 8 mila euro annui;
- I cittadini sprovvisti di dispositivi collegabili alla rete televisiva;
- Persone facenti parte dell’ambito politico;
Come tutti si saranno ormai accorti, il Canone RAI viene compreso direttamente nella bolletta della corrente elettrica sottoforma di tassa mensile. Qualora si fosse intestatari di un’utenza elettrica, ma non si fosse in possesso di un dispositivo collegabile alla corrente elettrica, è possibile non procedere al pagamento con l’invio di un’autocertificazione.
L’autocertificazione in questione serve ad accertare ed assicurare che non si è in possesso di tali apparecchi elettrici. Essa deve essere mandata all’Agenzia delle Entrate prima del 31 Gennaio 2025, termine ultimo entro il quale è possibile far presente ciò. In caso contrario, si resterebbe obbligati a pagare mese per mese la tasso che consta in 70 euro annui (7 euro al mese da Gennaio in poi).
